L’azienda Boffa è una delle poche che può vantare un’esperienza quasi
centenaria nel campo del ricambio e dell’accessorio auto. La sua storia,
infatti, inizia nel lontano 1924 con Carmine Boffa, il bisnonno dell’attuale
proprietario.
Fin da allora, l’attività ha conosciuto momenti di espansione, soprattutto
grazie al lavoro profuso con grande dedizione e passione. Negli anni 60’-70’
-80’, l’azienda conosce un momento d’oro, grazie a due persone, due fratelli,
dal grande spirito imprenditoriale: Corrado e Mennato Boffa. Con loro l’
attività cresce di anno in anno.
In particolare Mennato fa del mondo delle auto il suo mondo. Nasce a Benevento
nel 1929. La sua passione nasce quando il padre Carmine lo porta a vedere il
Gran premio di Posillipo a Napoli.
Nel 1953 partecipò alle prove ufficiali di una gara in salita, la Catania-
Etna. A bordo della sua Fiat 1100 R, con cui si era recato per lavoro in
Sicilia, ottenne il miglior tempo di classe. Ciò nonostante, non fu soddisfatto
del suo ragguaglio confrontato con il tempo registrato dal campione italiano
Gino De Sanctis, che secondo lui guidava un'analoga vettura.
Dopo due anni scoprì, leggendo Auto Italiana, che De Sanctis era sempre stato
al volante di una 1100 elaborata con cui aveva anche stabilito il record sul km
lanciato in circa 153 km/h, mentre la sua a stento raggiungeva i 110 km/h.
Il mercoledì precedente il Gran Premio di Posillipo del 1955 acquistò dal
padre di Cesare Fiorio una Lancia Aurelia B20, con cui debuttò in pista
nell'ambito di una gara sociale. A Posillipo ottenne di gran lunga il giro più
veloce in gara, ma collezionò anche un consistente numero di testacoda proprio
nella curva da lui più amata, la curva Ascari. Il lunedì seguente controllata
l'Aurelia si scoprì che aveva un ammortizzatore posteriore completamente
staccato.
Nel 1956 e nel 1957 corse con la famigerata, per via della pericolosità
nell'essere portata al limite, Maserati 1500 Sport. Colse 28 vittorie e non
graffiò mai neanche un parafango per un suo errore, pur avendo avuto un
tremendo schianto al Giro di Sicilia a causa di un malinteso mentre si
apprestava a superare Franco Cortese.
Dopo una breve parentesi da pilota ufficiale Ferrari (corse il Giro di Sicilia
ed il Gran Premio di Posillipo del 1957 con la Ferrari Testarossa 2000 CC), fu
alla guida dei bolidi del Tridente dal 1958 fino al 1961 ed in occasione del
suo ritorno nell'anno 1964. Dapprima pilotò una datata A6GCS, successivamente
passò al volante di una nuovissima Bird Cage, sempre di 2000 cc.
Si aggiudicò il Campionato Italiano Sport nel 1960/61 e poi, dopo 3 anni di
stop, nel 1964. Per essere più precisi anche nel 1958, per numero di punti
conquistati, avrebbe dovuto essere lui il Campione Italiano, ma non raggiunse
il minimo di gare da disputare per tal motivo il Titolo andò a Tedeschi.
Nel 1960 giunse terzo nel Campionato Europeo della Montagna e nel 1961 fu Vice
Campione Europeo dietro le Porsche Sport, imbattibili su fondi misti e
dissestati. Nel 1961 disputò, inoltre, tre gare, seppur non valide per il
campionato mondiale, in Formula 1 alla guida della Cooper Climax 1500 cc con
cui anni prima Jack Brabham si era aggiudicato il Mondiale.
Partì in prima fila al G.P. di Vienna giungendo poi quinto al traguardo; si
classificò nono al GP di Siracusa. Problemi alla vettura lo hanno penalizzato
nel suo amato G.P. di Posillipo. La vettura fu spedita in Inghilterra e da lì
avrebbe fatto ritorno molto tempo dopo a causa di problemi con l'azienda
incaricata della riparazione. Poco dopo si iscrisse al Gran Premio d'Italia, ma
non vi prese parte. Mennato Boffa nel 1979 tornò a cimentarsi in pista ed in
salita. Alla guida della Ritmo 1150 cc Gr.2 colse numerosissime affermazioni in
salita ed in circuito. Partecipò pure ad alcune gare con l'Osella 2000 BMW, con
la quale ottenne anche buoni risultati tra il 1979 ed il 1980.
Per poter essere competitivi in pista, bisognava provare tantissimo e poter
disporre del pieno supporto di un team prestigioso. Mennato non poté più
dedicarsi a tempo pieno all'automobilismo, perché decise di dedicarsi alla
conduzione della sua azienda.
In quegli anni, al fianco di Mennato c’erano i due figli: Carmine e Vito. Il
secondo, nonché più piccolo, ha ereditato la passione del padre ed ha iniziato
anche lui una carriera nel mondo dell’automobilismo. Sempre portando
parallelamente avanti l’attività.
Nonostante tutto, il mondo cambia e cambia anche il commercio. Con la morte di
Mennato, poi, le cose non si mettono per il meglio, così sembra che nel 2001 si
possa arrivare addirittura alla chiusura della storica attività dopo 75 anni di
attività.
Ma nel 2004 la quarta generazione dei Boffa riprende in mano la situazione,
grazie anche all’aiuto di Vito. Il giovane Mennato, nipote del più famoso
Mennato, terminati gli studi universitari, decide di riprendere l’attività di
famiglia. Accomunato dalla passione per l’auto, Mennato apre un nuovo punto
vendita e, nonostante tutte le avversità economiche e commerciali sia del
settore sia dovuto alla congiuntura economica del periodo, riesce a rimettere
in piedi un’attività che sembrava finita. Seppur non con i numeri degli anni d’
oro, Mennato porta avanti il suo lavoro con dedizione e spirito
imprenditoriale, e con l’energia tipica dei giovani.
L’approccio alle vendite e-commerce è un altro obiettivo che Mennato, giovane
ai tempi d’oggi, sapeva di non poter mancare.
Con una storia così ricca di esperienze, ma proiettata al futuro, Boffa è una
società che offre grande qualità nei servizi e nei prodotti, con un’ottima
comunicazione con il cliente.
Speriamo di cuore che scegliendoci, vi convincerete di aver fatto una giusta
scelta!